Salve, sono quella che soffre di deformazione di genere.
Sì, ce l’ho particolarmente lungo. Il rancore. Il malanimo. Il dispiacere, ogni volta che ci sono (cioè spesso) casi come quello di Ashley Olsen, l’americana uccisa da un ragazzo senegalese a Firenze, senza un vero motivo.
E a quelli che commentano “Se l’è cercata”, vorrei ricordare che:
– Ashley Olsen stava applicando, appunto, i nostri valori occidentali: si riteneva libera di andare a letto con chi le pareva, senza dover rischiare la vita (e poi pure le scemenze di chi commenta la sua morte);
– che Ashley Olsen era extracomunitaria, esattamente quanto il senegalese che l’ha uccisa, ma nessuno l’ha mai apostrofata come “extracomunitaria”. Perché le parole sono divise, angolazioni, dichiarazioni d’appartenenza (di te che le dici, non di quelli che cerchi di definire). Sì, lei era “regolare” e lui no, ma sempre extracomunitaria, checché voi pensiate e apostrofiate;
– che Ashley Olsen non era una “ragazza”, ma una donna di 35 anni (e qui si dovrebbe aprire una parentesi enorme sui meccanismi mediatici di attribuzione d’età nel nostro mondo tardoadolescenziale, gerontofobo e bimbominkieggiante: ne parla accortamente Andrea Riscassi qui)
– che la vicenda è tutta brutta, deprimente e umiliante (la lite, le urla, lui che la spinge, la insulta, lui che le ruba pure il cellulare, lo usa per telefonare alla sua fidanzata italiana), ma non per i motivi sbagliati (cioè quelli che adducono i liberisti del sesso ma moralisti della libertà, i difensori “dei nostri valori” soprattutto quando si tratta di valori sinistramente – anzi, destramente – simili a quelli da cui secondo loro ci si dovrebbe difendere): perché è orrendo sempre, l’omicidio, perché è orrendo sempre l’omicidio di una donna, perché è orrendo sempre quando fare sesso non avvicina due persone, ma le mette addirittura uno contro l’altro, uno contro l’altra (e anche questa è una sconfitta, dico una sconfitta occidentale, sia pure dentro una vittoria, che resta quella della mia libertà di donna di portarmi a letto chi mi pare, anche uno sconosciuto, e di continuare a essere difesa e protetta dalla legge persino lì, nel mio letto accanto, o sopra o sotto uno sconosciuto).
In conclusione:
– sì, credo che si possa parlare di femminicidio, come in tanti altri casi in cui nessuno dei due è “straniero”;
– no, non credo c’entri nulla lo scontro di civiltà ma sì, credo c’entri sempre la guerra dei sessi e forse dei censi, la donna più debole (parlo proprio di complessione fisica, status muscolare, braccio di ferro) ma economicamente sovrastante, la subalternità affamata in cui si muovono, nel nostro mondo “libero” e “ricco”, coloro che non sono né liberi né ricchi, specie se vengono da culture profondamente, intollerabilmente misogine (persino più della nostra, che ha fatto davvero un cammino in avanti, malgrado tutto quello che sappiamo e sapete – quindi evitate di ripeterlo nei commenti, grazie – sulla mercificazione e lo sfruttamento del corpo della donna, sull’inferiorità economica e sulla disparità di trattamento e opportunità, sulla tragica mancanza di sostegni istituzionali ai ruoli multipli delle donne).
– no, non se l’è cercata. Ha fatto quello che succede a ogni istante pressoché ovunque. E’ stata sfortunata, forse stupida. Non è un buon motivo per negare tutto il resto, per negare il suo diritto a essere sicura, il suo diritto ad avere giustizia, il suo diritto a non subire alcune stupida diminutio del suo status di vittima. Vittima femmina.
L’ha ribloggato su Andrea Riscassi.
.Due extracomunitari.Ma quanto diversi tra di loro.Una che sceglie di vivere,semplicemente,senza inibizioni,all`occidentale,vogliamo dire.L`altro un assassino nato,una belva che ha ghermito la prima femmina,alla prima occasione ed ha ucciso con ferocia ancestrale.Poi ha telefonato,ed ora mente spudoratamente.Punto.Il resto e` pura astrazione.
fare sesso occasionale è un diritto se lo si vuole e non deve portare la morte, chi dice se l’è cercata è uguale ai fondamentalisti islamici che vedono ogni donna non velata come una sgualdrina. Fare uso di alcool e droga non è rischioso per la salute ma Ashley non è morta per la droga, non è morta a causa del sesso occasionale è morta perchè uno STRONZO (non importa la sua nazionalità) non accettava di essere semplicemente mandato via dopo il sesso, uno dei tanti frustrati vittimisti che non sopportano un no da una donna e diventano violenti.
Qui non c’è nessuna sconfitta dell’occidente c’è solo l’ennesimo uomo che non sopporta di essere al centro del mondo
c’è un non di troppo
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10208607972505236&id=1487334430
Ti correggo io se permetti: ” Quì non c’è alcuna sconfitta dell’occidente, c’è solo l’ennesimo uomo che non sopporta di NON essere al centro del mondo” . C’era un NON di meno non di troppo…
Dite quello che vi pare, ma col cazzo che io sarei andata a letto col primo (anzi, in questo caso, l’ultimo!) che incontro in un locale! Dopo, poi, che la sua amica l’aveva invitata più volte a desistere dall’idea, vista la reputazione del tizio! Diciamo che è stata molto superficiale e i tempi che corrono, purtroppo, non consentono più di guardare sollo all’apparenza delle persone.Ormai, cmq, non c’è più nulla da fare: i risultati sono stati i peggiori che si potessero ottenere con un comportamento squinternato, dettato anche dall’uso della cocaina, da condannare a prescindere. La droga fa male, vedete? ‘a capa non è bona!!!
Fare uso di alcool e droga è rischioso per la salute ma Ashley non è morta per la droga, non è morta a causa del sesso occasionale è morta perchè uno STRONZO (non importa la sua nazionalità) non accettava di essere semplicemente mandato via dopo il sesso, uno dei tanti frustrati vittimisti che non sopportano un no da una donna e diventano violenti.
Agli imbecilli che colpevolizzano la vittima invece di condannare l’omicida consiglio di non guidare più l’auto, perché se hanno un incidente se la sono cercata, di non mangiare, perché se un boccone li strozza se la sono cercata, di non parlare perché se qualcuno non gradisce quello che dicono e li aggredisce a bastonate, bè, se la sono cercata. La stupidità non conosce confini.
La licenziosità delle extracomunitarie nordamericane a Firenze alimenta non soltanto un cespite ineliminabile dall’economia cittadina, ma anche una aneddotica colorita e poco riferibile.
Le gazzette fiorentine hanno pubblicato una sorta di agiografia della vittima senza rendersi minimamente conto di averla ritratta come una nullafacente che saltabeccava da una mescita all’altra. O forse rendendosene conto benissimo, ma esistono i qui citati livelli di censo che rendono accettabile e lodevole quello che in altri casi meriterebbe -secondo le stesse gazzette e secondo il loro risibile pubblico- solo l’attenzione della gendarmeria.
Le stesse gazzette hanno anche vivisezionato la quotidianità dell’individuo arrestato e dei suoi parenti, insistendo su una smodata quantità di dettagli che denotano la loro perfetta interiorizzazione dei valori “occidentali”.
Quello che è successo è un puro e semplice incidente di percorso.
In considerazione della certa -più che dubbia- fama di cui gode da sempre una delle mescite che hanno fatto da sfondo alla vicenda, desta se mai meraviglia che cose di questo genere non si verifichino con cadenza almeno quindicinale.
ricordo che una persona “licenziosa” non merita la morte e ha tutto il diritto di vivere il sesso come vuole, comunque l’assassino aveva interiorizzato gli status symbol dell’occidente (macchine, lusso, bei vestiti) più che i suoi valori
Senz’altro: il fatto è che il mondo reale ha il grosso difetto di non funzionare sempre come previsto nei manuali di diritto per gli studenti del primo semestre di giurisprudenza.
Io penso che qui il problema sia tra due persone che usano droghe pesanti per raggiungere lo sballo , e non riescano a gestirlo. Da entrambe le parti c è un finale tragico, sono entrambi colpevoli e vittime di se stessi….. tutto il resto sono stronzate
PS è una storia che mi tocca molto da vicino e che ancora non riesco bene a dargli un senso quindi rispondimi sinceramente quello che pensi
e risiamo…. donna americana bianca, uomo nero, sesso, droghe, extracomunitari…che mucchio di stronzate….la versione ufficiale non è sempre vera. perché la gente crede tutto quello che è stato detto?
e quale sarebbe la versione vera?
Ah perché ora è normale conoscere uno e dopo 10 minuti portarselo in casa.
Lei se l’è cercata e basta. Con questo non voglio dire che non sia una vicenda molto triste e che non sarebbe dovuta succedere. MA se ti butti dal secondo piano devi pensare che potresti romperti il collo o rimanerci secco…. non puoi sperare che ti vada sempre bene.
Giada, sei una bigotta. Nella maggioranza dei casi il sesso occasionale non porta l’omicidio, io sono uno che crede nella monogamia ma la maggioranza degli uomini che uccidono le donne non erano sconosciuti rimorchiati in un locale “equivoco”, ma erano mariti o fidanzati, ammettiamo che è così e dico purtroppo perchè io nelle relazioni stabili ci credo (ma non giudico chi vive una vita più libertina)
maperfavore
a prescindere dalle vere prove in mano agli inquirenti, secondo me ad oggi il femminicidio è solo dato statistico, mentre i fatti dicono che si sono incontrati anotte fonda ed hanno deciso di farsi una bella scopata! qualcuno può darli contro? (per i “bigotti”: c’è da notare che erano ambedue fidanzati; per i “libertini”: erano fatti di coca e alcool quindi sesso e rock & roll) ricapitolando, finchè non ci sono prove certe possiamo solo dire che come chi fa dello sport estremo sa che ci sono dei rischi e spesso non lo ammette loro sono entrati in una situazione eccitante fatta di eccessi chissà veramente che è successo, e per di più che si pretende da persone sotto effetto di alcool e coca? qualcosa di razionale?
come appartenente a questa società provo dispiacere per delle vite distrutte e credo che ci sia molto da lavorare su tanti fronti…
Sandro
quel che è successo è che quello era l’ennesimo uomoche non accetta un no da una donna
Il cuore può avere anche più stanze di un casino, ma sarebbe meglio che non fosse proprio un casino. Dopo di che io non sono sicuro cha abbiamo il diritto di portarci a letto chi ci pare in mancanza, non dico di amore, ma almeno di un’amicizia sincera e affettuosa.
può essere squallido Verino ma se due sono adulti consenzienti possono fare sesso a prescindee dai sentimenti che li legano. Poi io sono un romanticone e non farei mai sesso con chi non mi piace a livello fisico come a livello emotivo e mentale ma non posso imporre le mie scelte a tutti
Nessuno merita di essere ucciso, ovvio. Molte donne sono uccise dai loro stessi mariti/compagni e quindi non è sesso occasionale. Certo è che da uno sconosciuto devi aspettarti di tutto. Non è giusto dire di una persona uccisa che se l’è cercata, perché non è giusto uccidere (se giro con miliardi in mano e passa uno che me li frega io me la sarò pure cercata ma lui è un ladro lo stesso).
La questione quindi, a parer mio, è che dare confidenza a sconosciuti è pericoloso per tutti e sarebbe prudente evitarlo. Ma anche dare tutta la colpa a lei è assurdo dato che l’omicida è lui. Ci vuole il giusto equilibrio.
il problema è che un uomo può dare confidenza e accettare la confidenza di tutte le sconosciute che vuole e non solo non rischia la morte ma nessuno lo insulterà sui social media
Generalmente chi dice che se l’è meritata sono uomini, o almeno lo spero. Ma se gli uomini vanno con le prostitute, cosa ne sanno loro di – buon costume e decenza.- Coloro che la giudicano e l’hanno giudicata NON meritano essere ascoltati/e. Sono persone dalla medesima stirpe dell’Assassino.
La verità è che finchè non verrà considerata come una piaga “LA PROSTITUZIONE”, ci sarà sempre un uso della donna come oggetto di piacere, senza darle dignità di essere umano; e quando una donna prova ad essere più aperta (voi chiamateli valori occidentali, io lo chiamo libero arbitrio, e ognuno sceglie in base alla propria coscienza) ecco che puoi l’uomo la tratta come una prostituta, se ci mettiamo poi anche che è sotto l’effetto dell’alcool, quel corpo prima desiderato e poi visto con una testa e dignità dopo l’atto sessuale, quando la donna anzichè fargli sorrisi menzonieri con modi mercenari, è lei a volerlo mandare via, allora lui ferito nell’orgoglio si sente usato. Lì non può pagare x predominare, e la sua frustazione di maschio bestia diventa furia omicida. In Italia come nel resto del mondo, se sei donna puoi essere vista di 2 specie: quella da tenere a casa come proprietà, e l’altra da usare solo x il sesso, come le schiave del sesso. Uomini, neri o bianchi, fatevi un esamino di coscienza, perchè continua a fare più danni da secoli il machismo che la religione. Qui che se la sia cercata o meno, poteva finire con un “va a quel paese” o un “grazie”, invece il femminicidio è largamente usato in tutto il mondo come metodo risolutivo di una non accettazione. Se questa società avesse imparato davvero a rispettare la donna come essere umano, forse allora avrebbe imparato a rispettare la vita stessa.
ripeto: la maggioranza degli uomini non uccide le donne con cui fa sesso ma tra quelli che lo fanno la maggioranza di questi non è un amante occasionale purtroppo, dico purtroppo perchè io credo nelle relazioni stabili e monogame ma riconosco la realtà.
Il maschilismo è oggettivamente favorito dalla religione, specie i tre monoteismi
fortunatamente la maggioranza degli uomini nn ucide…saremmo già estinti. Cmq uccide solo quando la donna si mette a livello paritario, e come dici tu, Paolo, il machismo è favorito da alcune religioni ma anche dal crescere in branco. La cristianità ci vede nascere da una costola di Adamo x stargli al pari al suo fianco, non x dirgli sempre si sorridendo ad ogni suo desiderio sessuale o bisogno di rivalsa e possesso. Fortunatamente non reagite tutti così, ma è nella vostra cultura sin da bambini…poi c’è chi sa crescere imparando ad accettare i no, e chi non li accetterà mai xkè si sente defraudato del suo vigore e predominio maschile. Difendeteci voi cambiando la testa dei vostri amici maschi, parlatene, almeno voi uomini giusti!
Il termine femminicidio non dovrebbe esistere. O almeno, se viene fatta una categorizzazione in questo senso (di per se MOLTO stupido a mio avviso), almeno coprite tutto il range di genere con nuovi termini come “maschilicidio”, “gaylicidio”, “lesbicidio” e “transilicidio”.
E poi, cara la mia femminista scrittrice, non si possono difendere le donne a priori…
io non mi definisco femminista ma perchè non si può difendere una donna barbaramente uccisa? O possiamo difenderla solo se viveva in castità?
qui non c’è niente di femminista…
Gia, anch’io mi chiedo perche’ Ashley Ann Olsen si sia mossa verso situazioni cosi’ ad alto rischio. Poi esporsi talmente vulnerabilmente. In un’altro blog si accenna “noia e una profonda solitudine”, mi sembra intuito giusto. Forse si sentiva *lasciata sola* anche se aveva un fidanzato, forse la relazione con lui non la soddisfava in tutti i sensi, tra l’altro lo ha fatto intuire lei con dei suoi post su Instagram. Comunque l’assassino ha agito senz’alcun rispetto per la vita altrui, in maniera brutale ed egoista, ed ha persino negato ogni possibilita’ di soccorso alla vittima! Inoltre una vicina di casa aveva sentito le urla della donna ma non ha tempestivamente segnalato l’accaduto e neppure chiamato aiuto. Il giusto senso civile – che manca a troppe persone – avrebbe avuto un impatto decisivo sull’esito di questa tragica vicenda.
Eppure avendo vissuto negli USA, anche un po nel Sudafrica e viaggiato parecchio sapeva benissimo sui rischi di mettersi con certe persone losche od andare in certi luoghi sospetti. In questo caso la sua amica (fidata) non doveva mollarla e lasciarla sola con quell’individuo. Il consumo di droga o alcol non doveva farlo con uno praticamente sconosciuto, l’avesse fatto con gli amici avrebbe ridotto i rischi notevolmente. Ma il fatto che la ragazza avrebbe detto al tizio: “ora vai via, che sta per tornando il mio ragazzo…” dimostra tuttavia una certa lucidita’ e non sballamento totale come scrivono i media. Fa suppore invece che l’assassino era in stato di totale alienazione, altamente narcotizzato, oppure con i sensi annebbiati dall’ira.
L’unica cosa sconsolante e’ la sua graduale scivolata verso il buio. Forse il suo divorzio dal primo marito o anche la separazione dei suoi genitori le ha creato dei conflitti interiori, ferite nell’anima? Puo essere che malgrado tutti gli appoggi da parte del padre che vive nella stessa citta’, e da altre persone vicino a lei, si sentiva trascurata, sola, incompresa? Tutto questo pero non puo mai giustificare un omicidio.
Voglio segnalare questo Blog con articolo corrispondente @
http://confessionidiunamente.com/2016/01/15/se-ti-stuprano-e-perche-te-lo-meriti/
Grazie
e come al solito la colpa cade sul maschilismo dell’uomo bianco occidentale.
sapete di chi è la colpa di un delitto ? dell’ assassino !!!
PUNTO !!!